Lo scandalo che ha travolto Master Wine Sommeliers

In un film di qualche anno fa un gruppo di quarantenni scopriva guardando la TV che il loro esame di maturità era stato invalidato, per cui erano costretti a ripeterlo: un incubo che per 23 Master Sommelier si può tradurre in realtà. La  Master Wine Sommeliers, la più prestigiosa istituzione di sommelier del mondo, ha infatti scoperto che un membro della Corte ha passato delle informazioni riservate a uno o più candidati che hanno superato le ultime selezioni per diventare Master Sommelier. In particolare, le informazioni avrebbero riguardato il temutissimo “blind tasting” ossia l’assaggio al buio. Ci sono state delle indiscrezioni sul membro della Corte che avrebbe tradito l’Istituzione, ma la MWS non ha, per ora, confermato tale nome. Nel frattempo, per garantire e proteggere la sua credibilità e il suo prestigio, la MWS ha deciso di revocare il titolo a 23 degli ultimi 24 MS, costringendoli a rifare il blind tasting.

Chi è la Master Wine Sommeliers

Fondata nel 1969 la Master Wine Sommeliers è l’Istituzione più importante per i Sommelier. Ogni anno la MWS organizza delle selezioni durissime per nominare i migliori sommelier a livello mondiale che ricevono l’ambita spilla di MS. Diventare MS è un sogno per tutti i sommelier ma solo pochissimi ci riescono, basti pensare nel mondo ci sono solo 274 MS, meno delle persone andate sulla luna. Per ottenere la spilla di MS bisogna superare tre prove: una teorica della durata di 50 minuti in cui l’aspirante MS deve rispondere a decine di domande su tutto il mondo dei vini, dalla coltivazione dei vitigni alle tecniche di conservazione e presentazione. Una prova pratica che consiste nel servire correttamente dei vini e, infine, il temutissimo “blind tasting”, forse l’esame più difficile da superare perché consiste in un assaggio al buio, al termine del quale il sommelier deve indovinare il tipo di vitigni, l’anno e la cantina di produzione. Un’impresa titanica per superare la quale i sommelier si esercitano interi anni.

Lo scandalo del “blind tasting”

Sembra ormai certo che nelle prove del 2018 un membro della Corte avrebbe passato delle informazioni riservate a qualcuno dei candidati per superare proprio la prova del blind tasting.  Di fronte a tale rivelazione la Corte ha optato per un provvedimento drastico,  revocando il titolo a 23 MS. I sommelier saranno costretti a rifare l’esame dell’assaggio al buio. Un ulteriore problema è rappresentato dal fatto che la maggior parte di questi MS lavora già presso prestigiose e lussuose strutture- come ristoranti stellati e hotel a 5 stelle- con compensi di circa 190/200 mila dollari all’anno, contro una media di 80/90 mila di un tradizionale sommelier. Oltre a ripetere l’esame, dunque, i MS rischiano anche di perdere il posto di lavoro. L’unica agevolazione che la Corte ha concesso è di non dover versare nuovamente le tasse di iscrizione che si aggirano sui mille dollari. Sapremo a fine anno quali MS riusciranno a superare nuovamente l’esame e a riprendersi l’amata stellina e, forse, si riuscirà anche a capire chi aveva “barato”.